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Isole del Mediterraneo


Arcipelago delle Baleari

L’Arcipelago delle Baleari è costituito da 5 isole maggiori e diverse isolette più piccole, localizzate nel Mediterraneo occidentale, a sudest della costa catalana (Spagna). Complessivamente, l’arcipelago occupa una superficie di 4.992 km2 e la costa si sviluppa per 1.428 km. Maiorca, l’isola maggiore, si caratterizza per essere l’unica con due veri e propri sistemi montuosi, la Serra de Llevant e la Serra de Tramuntana la cui massima culminazione è il Puig Major (1.445 m s.l.m.)
Il bioclima delle Baleari è di tipo Mediterraneo pluvistagionale oceanico e, solo in parte, di tipo xerico oceanico (Rivas-Martínez, 2008). Il termotipo prevalente è il termo-Mediterraneo, mentre il meso-Mediterraneo si rinviene in stazioni montane e il supra-Mediterraneo esclusivamente sulle cime più elevate.
Le Baleari sono caratterizzate da una flora di 2.089 taxa, di cui 173 endemici (Rita Larrucea et Payeras Coll, 2006).

Corsica

La Corsica occupa una superficie complessiva di 8.748 km2 con circa 1.000 km di costa, e si sviluppa secondo una direttrice nord-sud nel Mar Ligure. Dal punto di vista geo-morfologico, la Corsica è assimilabile ad una grande montagna in mezzo al mare essendo caratterizzata da un territorio prevalentemente montuoso con pochissime aree pianeggianti e la cui massima elevazione è Monte Cinto (2.710 m s.l.m.).

Il bioclima è in massima parte rappresentato dal Mediterraneo pluvistagionale oceanico,  con termotipi dal termo-Mediterraneo all’alpino (Jeanmonod et Gamisans, 2013).

La flora corsa consta di 2.724 taxa, di cui 302 endemici (13,5%). La componente endemica è rappresentata da 132 entità esclusive, 78 sardo-corse, 19 tirreniche, 7 corso-baleariche mentre le restanti sono in comune con altre territori vicini (Jeanmonod et Gamisans, 2013).

Secondo (Jeanmonod et Gamisans, 2013), 415 taxa (di cui 53 endemici) possono considerarsi come estremamente rari (in non più di 5 stazioni), mentre 275 (di cui 33 endemici) sono rari (da 6 a 10 località).

Sardegna

Posta al centro del Mar Tirreno, si estende su una superficie di 24.089 km² ed è la seconda isola più grande in tutto il bacino, dopo la Sicilia. L'alta montagna della Sardegna è rappresentata dal massiccio del Gennargentu, la cui vetta più alta è Punta La Marmora (1.834 m s.l.m.). Il suo territorio è diviso in sette regioni che approssimativamente corrispondono allo stesso numero di regioni morfologiche.

Secondo (Rivas-Martínez, 2008), il clima della Sardegna può essere descritto come oceanico sulla base dell'indice di continentalità ed sostanzialmente rappresentato dal semi-iperoceanico, l’euoceanico nel sottotipo semicontinentale, mentre il bioclima più diffuso è il Mediterraneo pluvistagionale oceanico. Quest’ultimo rappresentato da tre termotipi: termo-Mediterraneo, meso-Mediterraneo inferiore e superiore e il supra-Mediterraneo inferiore. Diversi ombrotipi sono stati riportati per la Sardegna: il secco superiore e inferiore, il subumido inferiore e superiore e l’umido inferiore (Bacchetta et al., 2009).

La flora sarda, dopo le ultime ricerche floristiche, conta più di 3.000 taxa, di cui 347 sono endemici (es. specie endemiche della Sardegna, sardo-corse e sardo-corso-baleariche) con il 45,8% (183 taxa) che sono endemismi esclusivi (Fenu et al., 2014). 291 taxa sono inclusi nella Lista Rossa regionale d'Italia e sono distribuiti nelle seguenti categorie IUCN: 5 EW, 39 CR, 41 EN, 69 VU, 119 LR, 17 DD e 1 NE. Gli endemismi sardi sono per lo più situati in habitat costieri, sia sabbiosi che rocciosi, e sulle catene montuose, dove l'insularità ecologica e l'isolamento geografico hanno portato ad una notevole speciazione. Purtroppo, questi habitat sono tra quelli più minacciati dal turismo, dall’uso del suolo, da incendi ricorrenti, dalla presenza di specie esotiche ed invasive, ed infine dal riscaldamento globale.

Un certo numero di ecosistemi e habitat naturali sono stati considerati di grande importanza per la conservazione delle piante in Sardegna, con le sue 15 Zone di Protezione Speciale (ZPS), i 92 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e le 34 Aree Importanti per le Piante (IPAs). Nonostante ciò, molte di queste specie non sono prottete o, almeno, non per la totalità del loro territorio, né è stata emanata una legge dedicata per preservare la flora sarda e i suoi habitat naturali. Facente parte del hotspot delle isole tirreniche (Médail et Quézel 1997, 1999), la flora endemica della Sardegna è stata recentemente studiata da Canadas (Cañadas et al. 2014), che ha individuato tre aree che ben si adattano al concetto di micro-hotspot: Iglesiente (Sardegna sud-occidentale), Supramonte e Gennargentu (Sardegna centro-orientale), quest'ultimo contenente nove nano-hotspot.

Sicilia

Situata nel centro del Mediterraneo, è la più grande isola nel bacino che copre un'area di 25.711 km2 con uno sviluppo costiero di 1.484 km. La Sicilia costituisce una sorta di continuazione dell'Appennino meridionale con le sue catene montuose che si trovano nella parte settentrionale dell'isola, mentre il picco più alto è rappresentato dal Monte Etna (attualmente 3.320 m s.l.m.).

Il bioclima che caratterizza la Sicilia è di tipo Mediterraneo pluvistagionale oceanico, mentre il termotipo a bassa quota è principalmente termo-Mediterraneo con una graduale transizione verso il meso-Mediterraneo e supra-Mediterraneo all’aumentare della quota. I termotipi oro-Mediterraneano e crioro-Mediterraneo sono circoscritti alla parte più elevata del Monte Etna (al di sopra di 2.000 m s.l.m.).

Per quanto riguarda la ricchezza floristica della Sicilia, si stima che la flora vascolare sia costituita da circa 3.200 taxa (Giardina et al, 2007; Raimondo et al, 2009) con circa 350 specie endemiche esclusive (esclusive della Sicilia). Da un punto di vista conservativo, tenendo conto delle ultime classificazioni e dei criteri IUCN, 431 taxa, che corrispondo a circa il 13,4% della flora siciliana IUCN, sono minacciati rientrando nelle categorie CR, EN e VU, e altri 286 taxa sono classificati come LR.

Attualmente, sono presenti cinque parchi regionali in Sicilia: Etna (58.095 ha), Madonie (39.941 ha), Nebrodi (85.859 ha), Fiume Alcantara (1.927 ha) e Monti Sicani (43.687 ha). In aggiunta a queste aree protette, ci sono diverse riserve naturali (73), per un totale di 73.374 ha, più 238 SIC (Siti di Importanza Comunitaria) rilevati all'interno della rete Natura 2000 della Sicilia.

Creta

Creta è la quinta isola del Mediterraneo e rappresenta la porzione più meridionale della Grecia. La lunghezza maggiore è di circa 250 km e la massima ampiezza è pari a 56 km, per una superficie complessiva di 8.700 km2 che include circa 200 isolette. L’isola è prevalentemente montuosa. La prossimità delle alte montagne ed il mare, insieme ai lunghi e profondi canyon, generano ambienti straordinari ed unici.

In base all’ultimo censimento, la flora di Creta consiste di 1.742 specie autoctone appartenenti a 623 generi e 128 famiglie, con circa il 10% di endemismo. La regione fitogeografica Creta-Karpathos rappresenta uno dei maggiori centri di endemismo della Grecia, essendo caratterizzata da un elevato tasso di endemismo.

Habitat particolarmente ricchi di taxa endemici sono le falesie, le gole e le zone al di sopra dei 1500 m s.l.m. Comunque, gli ambienti dei canyon sono quelli maggiormente conservati in quanto poco interessati dalle attività umane. Nelle aree meno ricche in termini di specie endemiche, l’agricoltura intensiva si è notevolmente espansa, soprattutto l’olivicoltura e serricultura, determinando un significativo incremento di erbicidi, pesticidi e fertilizzanti.

Sulla base del Libro Rosso della Grecia (Phitos et al., 1995; Phitos et al., 2009), 110 taxa di Creta sono considerati minacciati a livello nazionale.

Cipro

Cipro è la terza isola più grande del Mediterraneo, con una superficie di 9.251 km2. L'isola è divisa in tre zone geomorfologiche: Troodos, Pentadaktylos (Kyrenia range) e la piana di Mesaoria. Il clima di Cipro è tipicamente mediterraneo, con inverni relativamente brevi, miti e umidi, estati lunghe e brevi stagioni autunnali-primaverili. La piovosità media annua è di circa 480 mm e varia da 300 mm nella pianura centrale e nelle parti del sud-est dell'isola, fino a 1.100 mm nella parte superiore del Troodos e 550 mm nella parte più elevata del Pentadaktylos. La variazione delle precipitazioni non è solo regionale, ma annuale e spesso si osservano due e anche tre anni di siccità consecutivi. La temperatura massima media in luglio e agosto varia tra 29°C ,in pianura, e 22°C sul Troodos.

La geomorfologia dell'isola, la grande variazione delle condizioni climatiche, la sua posizione tra i tre continenti (Europa, Africa e Asia), insieme a 10.000 anni di presenza umana, hanno prodotto una flora e una fauna di grande diversità e ricchezza. La vegetazione naturale è costituita principalmente da estesi boschi sempreverdi, arbusteti a dominanza di sclerofille (macchia mediterranea) e phrygana, mentre altri tipi di vegetazione occupano habitat più specializzati, come la vegetazione fluviale lungo i torrenti, cenosi casmofitiche sulle scogliere, vegetazione igrofila, ecc. Per quanto riguarda gli ecosistemi terrestri, 41 tipi di habitat sono noti finora per esistere sull'isola, 11 dei quali sono tipi di habitat prioritari, ai sensi della Direttiva Habitat, di cui 4 tipi sono endemici: praterie serpentinofile di Cipro (62B0*), erbose di torbiera dei Troodos (6460), arbusteti e vegetazione forestale bassa a Quercus alnifolia (9390*) e boschi a Cedrus brevifolia (9590*). La percentuale degli endemismi di Cipro per quanto riguarda le piante, è tra le più alte in Europa. La flora di Cipro comprende circa 1.633 taxa autoctoni. La flora endemica di Cipro comprende 142 taxa endemici (specie e sottospecie) che costituiscono l'8,7% della flora nativa di Cipro. Per quanto riguarda lo stato della protezione, 46 piante taxa sono classificate come in pericolo, 64 in via di estinzione, 128 vulnerabili, mentre 15 sono minacciate.

MAVA Foundation

Mediterranean Plant Specialist Group (IUCN/SSC) Sóller Botanical Garden Foundation, Balearic Islands Office of the Environment of Corsica - National Botanical Academy of Corsica Hortus Botanicus Karalitanus, Sardinia University of Catania, Sicily Mediterranean Agronomic Institute of Chania, Crete Agricultural Research Institute, Cyprus Department of Forests, Cyprus